Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIV – 09 aprile 2016.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

L’inaspettata scoperta di una funzione dei neuroni a contatto con il fluido cerebrospinale. Già presentata da Jay e McDearmid come un “caso curioso” sul numero del 7 dicembre 2015 di Current Biology, la scoperta che aveva suscitato dubbi e perplessità ha poi ottenuto importanti conferme ed è ora studiata e discussa anche dai nostri soci. I neuroni inibitori GABAergici, che fungono da sensori a contatto del fluido cerebrospinale nel midollo spinale, inaspettatamente si sono rivelati regolatori dell’attività motoria mediante sinapsi su neuroni motori glutammatergici spinali. Kevin Fidelin e colleghi hanno dimostrato che questi neuroni inibitori possono modulare l’attività del generatore centrale di schemi di movimento per la locomozione.

 

E se si incollassero gli assoni interrotti dai traumi spinali? Una soluzione fantascientifica diventa realtà. La tecnologia di fusione mediante glicol-polietilene (PEG) è stata sperimentata sia per l’interruzione di tratti del midollo spinale sia per i nervi periferici. I risultati sono molto incoraggianti. [Bittner G. D., et al. J Neurosci Res. 94 (3): 207-230, 2016].

 

Picco di suicidi in primavera in Alaska come in Brasile e in altre aree geografiche.  Silveira e colleghi, in uno studio proposto in formato elettronico prima della stampa il 24 marzo scorso su Public Health, hanno rilevato e documentato per entrambi i sessi nella regione rurale dell’Alaska nordoccidentale, un picco di azioni finalizzate al suicidio, sia inefficaci che efficaci, fra aprile ed agosto. Tale risultato in parte ricalca la stagionalità primaverile rilevata in precedenza in popolazioni urbane. Uno studio condotto da Coimbra e colleghi, che sarà pubblicato sul numero del 15 maggio del Journal of Affective Disorders, ha attentamente valutato la potenziale stagionalità dei tentativi di suicidio, mediante analisi statistica e considerazione delle possibili variabili interferenti. I ricercatori hanno effettuato una meta-analisi non ristretta al Brasile, sede degli istituti di ricerca, ma condotta sui principali studi reperiti mediante PubMed, Web of Science, LILACS and Cochrane Library, impiegando per le ricorrenze mensili o stagionali specifici softwares per l’analisi ritmica. È emerso un pattern complessivo caratterizzato da un picco durante la primavera. Sovrapponendo il risultato dei due lavori, si può concludere che il periodo dell’anno di maggiore incidenza comune coincide con la stagionalità primaverile.

 

Sono associate con la schizofrenia e i disturbi neuroevolutivi le rare varianti di SETD1A con perdita di funzione. Un amplissimo studio multi-autore ha analizzato la sequenza dell’intero esoma (l’insieme di tutti gli esoni) di 4264 casi di schizofrenia e di 9343 sani di controllo, giungendo a stabilire una precisa connessione fra le rare varianti con perdita di funzione di SETD1A, da un canto, e schizofrenia o disturbi neuroevolutivi incluse le difficoltà di lettura, dall’altro. Combinando i dati emersi da questo studio con quelli di analisi precedenti, i ricercatori suggeriscono che la de-regolazione epigenetica, specificamente nella via dell’istone H3K4, sia un importante meccanismo nella patogenesi della schizofrenia.

 

Il comportamento sessuale può essere alterato dal Bisfenolo A presente in plastica, resine e vari prodotti di uso comune. Dei circa 85.000 composti chimici presenti nell’ambiente della nostra vita quotidiana, circa 1000 sono in grado di disturbare le funzioni endocrine. L’esposizione, attraverso la madre, del cervello fetale e neonatale a molecole in grado di compromettere le funzioni endocrine, può alterare il normale processo di differenziazione dei comportamenti sessuali specifici, maschili e femminili. Il Bisfenolo A, che ha attività estrogenica ed è presente in molti oggetti di uso quotidiano, oltre che rilevabile virtualmente in ogni essere umano, è in grado di precludere lo sviluppo della specificità sessuale del comportamento nei roditori e, somministrato ad animali non esposti, è in grado di eliminare il dimorfismo sessuale normale già sviluppato. [Palanza P., et al.,Curr Opin Behav Sci. 7: 69-75, 2016].

 

Differenze legate al sesso nei disturbi cognitivi della malattia di Alzheimer. Allo stesso stadio della malattia gli uomini hanno migliori prestazioni delle donne in vari domini cognitivi, quali linguaggio ed abilità semantiche, abilità visuospaziali e memoria episodica. Tali differenze non sono attribuibili ad età, grado di istruzione scolastica e severità della fisiopatologia della demenza, secondo quanto emerso da uno studio effettuato da Laws e colleghi dell’Università di Hertfordshire, che sarà pubblicato sul World Journal of Psychiatry. Le ragioni di questo maggiore impatto cognitivo nelle donne non sono note, ma si seguono varie piste: l’influenza dell’allele ε4 dell’apolipoproteina E, la riduzione degli estrogeni post-menopausale, una maggiore riserva neurobiologica per le funzioni cognitive negli uomini.

 

Wolfgang Amadeus Mozart e Samuel Johnson erano affetti dalla sindrome di Tourette. La sindrome descritta per la prima volta da Gilles de la Tourette (1857-1904) è un disturbo dell’età evolutiva, con frequente esordio nell’infanzia e diagnosi spesso fra i 5 e i 25 anni, che può persistere oltre l’adolescenza e si caratterizza per vari tics motori e fonatori, a volte temporanei, altre volte cronici e invalidanti. È stata descritta l’associazione con il disturbo dell’attenzione con iperattività e con il disturbo ossessivo-compulsivo. La sindrome è stata considerata a lungo al confine fra neurologia e psichiatria, per le sue evidenti origini cerebrali e per la elaborazione psicologica delle manifestazioni cliniche prodotta dai pazienti e riflessa nelle interpretazioni degli psichiatri che ipotizzavano cause psicogene per la formazione dei sintomi. Ora, uno studio condotto su documenti da neurologi indiani sembra aver riconosciuto fra gli affetti da questa sindrome due grandi del passato: uno dei massimi geni della composizione musicale di tutti i tempi, Wolfgang Amadeus Mozart, e il letterato ed autore del primo vocabolario della lingua inglese, Samuel Johnson. [Cfr. Bhattacharyya & Rai su Annals of Indian Academy of Neurology].

 

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BM&L-09 aprile 2016

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